sabato 17 aprile 2010

La SIAE e internet

Ecco perché l’iscrizione alla SIAE potrebbe essere un ostacolo alla promozione della vostra musica sul WEB.

Molti musicisti emergenti si iscrivono alla SIAE e i motivi di questa loro decisione sono molteplici. Il primo è la tutela dei propri brani contro il plagio: chissà perché, appena si compone un brano, scatta la psicosi del furto dell’idea, quando, magari inconsciamente, quel brano ci è stato ispirato proprio dal nostro gruppo preferito e ne abbiamo rubata la linea melodica o parte di essa. Abbiamo già detto che la SIAE non vi tutela affatto: se vi rubano un pezzo, gli avvocati ce li dovete mettere voi, la SIAE si limita solo a confrontare gli spartiti e a dire “Si, ti hanno plagiato”, tutto qui. Scordatevi, quindi, una battaglia legale della SIAE a vostro favore. Il secondo motivo, più psicologico che altro, è l’idea che per essere riconosciuti “ufficialmente” come autori sia indispensabile avere un numero di codice SIAE: falso, autori si diventa nel momento stesso in cui si crea una melodia allo strumento, non va certificato. Ultimo, ma non meno importante, è il sogno che, per un successo strepitoso della nostra musica, si venga sommersi da montagne di denaro provenienti dai diritti d’autore: nel frattempo, però, non si vede una lira e si continuano a pagare 91,50 euro di quota sociale annua.

Se, contro i miei consigli, elargiti nel precedente articolo sui diritti d’autore, vi siete iscritti alla SIAE e suonate in un gruppo emergente, probabilmente avete già speso un sacco di tempo (e di soldi) in sala prove, avete realizzato un demo dei vostri brani e vi accingete a promuoverli su internet. Ora: quali sono i siti che sono maggiormente utilizzati dai musicisti come vetrina per la propria musica? Semplice: MySpace e Facebook, due tra i più famosi social network esistenti. Entrambi permettono ai musicisti di aprire un profilo “band” dove, oltre ad inserire la biografia, la discografia e i concerti del vostro gruppo, potete anche caricare brani in formato mp3 e metterli a disposizione di milioni di utenti per l’ascolto. Alcuni gruppi, come gli Arctic Monkeys, sono diventati famosi proprio grazie al passaparola generato su uno di questi social network (MySpace), creando dei casi talmente clamorosi che tutti i musicisti hanno aperto un loro profilo, anche gente famosa come U2, Lou Reed o David Bowie.
Però oggi è anche possibile avere una pagina WEB personalizzata: smanettando un po’ con i programmi per PC si riesce a creare un sito dignitoso e a metterlo su internet a prezzi veramente abbordabili, ad esempio con Aruba è possibile prendere un dominio per circa 25,00 euro l’anno. Se poi avete l’amico esperto di grafica al computer, siete a cavallo! Magari s’intende anche di html e riesce a darvi delle dritte per far andare il vostro sito ai primi posti dei motori di ricerca. Sul sito caricherete gli mp3 del vostro gruppo in modo che possano essere ascoltati in streaming o scaricati, usufruendo per pochi euro di un mezzo di promozione formidabile, quasi sconosciuto fino a una quindicina di anni fa.

Fin qui tutto bene, ma vi ricordo che siete iscritti alla SIAE e probabilmente vi è sfuggito un passaggio. Iscrivendovi alla SIAE vi siete impegnati a rispettare un regolamento interno che prevede l’intermediazione della società per tutte le autorizzazioni oggetto di mandato. Ciò significa che, per mettere degli mp3 sul vostro sito, dovete richiedere una licenza, anche se siete voi gli autori dei brani, perché avete incaricato la SIAE di gestire la raccolta dei vostri diritti. Licenza che, ovviamente, si paga. Anzi, dirò di più: una volta ottenuta la licenza, dovreste apporre sul vostro sito il marchio SIAE insieme al numero di licenza rilasciato, una specie di “bollino elettronico” contro le utilizzazioni abusive della musica tutelata dalla società. I soldi versati dalla licenza che fine fanno? Essi dovrebbero andare all’autore dei brani, quindi tornare a voi stessi, ma dopo opportuna tassazione. Come se, solo per fare un esempio, versaste 100 euro di licenza e vi ridessero 60 euro di diritti. Diciamolo: non proprio un affare! Se quest’articolo vi ha allarmato, andate sui vostri siti e ripuliteli dagli mp3. Come alternativa, lasciate gli mp3 dove sono, ma almeno sappiate che non siete in regola e un giorno potreste ricevere delle brutte sorprese. Il mio consiglio resta quello di non iscrivervi alla SIAE o di cancellarvi se siete iscritti, questo fino a quando non passerete il confine tra emergente e professionista, tanto per iscrivervi o riscrivervi c’è sempre tempo, soprattutto oggi che non c’è nemmeno più l’esame d’ammissione. Senza la SIAE potete caricare i vostri mp3 quando e dove volete. Non temete per un eventuale plagio a vostro danno o per la vostra “qualifica” di autore o per i mancati introiti dai diritti d’autore: state solo uccidendo il moscerino con la bomba atomica! A proposito di tali argomenti (plagio, diritti, ecc…) vi rimando al mio precedente articolo “La SIAE e la ripartizione dei diritti d’autore” per un approfondimento su queste importanti questioni.
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mercoledì 7 aprile 2010

NEWS – Gli OGM pubblicano “Emotivamente instabile”, il loro primo cd album.

Riceviamo la notizia dall’etichetta indipendente Danze Moderne, della quale riportiamo per intero il comunicato stampa ufficiale:

Il “rock modificato” degli OGM prende forma: esce il primo album dal titolo “Emotivamente instabile”.
L’etichetta indipendente Danze Moderne annuncia la pubblicazione del primo album degli OGM, intitolato “Emotivamente instabile”. Gli OGM sono un super-gruppo composto di musicisti provenienti da importanti esperienze degli anni ’90, messi insieme da Antonio Campanella, ex bassista degli Hiroshima Mon Amour. L’album “Emotivamente instabile” fonde diversi stili musicali ed è il frutto di dieci anni di lavoro, durante i quali i brani sono stati smontati e rimontati diverse volte e perfezionati in un lungo rodaggio dal vivo. Gli OGM si sono distinti negli ultimi anni grazie ad una serie di memorabili performances dal vivo, che hanno fatto emergere tutte le loro qualità di musicisti live, ed alla potente voce del loro istrionico frontman Michele Marcangelo. Si sono fatti notare, inoltre, comparendo su due importanti cd compilation: “Danze Moderne Vol. 1” e “Quello che facciamo è segreto”, selezione di gruppi underground operata da Umberto Palazzo (Santo Niente, ex Massimo Volume).

L’album “Emotivamente instabile” sarà disponibile per l’acquisto a partire dal 6 aprile 2010 nei migliori negozi di musica alternativa e sui più importanti WEB Stores nazionali ed internazionali (Amazon, CdUniverse, cdandlp, Ebay, ecc…), al prezzo imposto di € 10,00. Inoltre sarà acquistabile in formato digitale sulle principali piattaforme di vendita online (iTunes). Per chi volesse acquistare il cd direttamente dall’etichetta Danze Moderne, al prezzo di € 12,00 (€ 10,00 cd + € 2,00 di spese postali), può scrivere all’indirizzo e-mail info@danzemoderne.it

È possibile reperire informazioni di riferimento tramite la pagina web dell’artista http://www.ogmband.com/ o sul sito dell’etichetta http://www.danzemoderne.it/



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