venerdì 11 marzo 2011

NEWS – Gli Hiroshima Mon Amour pubblicano “Quinta stagione”, il loro nuovo album.

Ne dà l’annuncio l’etichetta Danze Moderne, con un comunicato stampa di cui riportiamo uno stralcio.

Un album a lungo atteso questo “Quinta stagione” degli Hiroshima Mon Amour: annunciato l’inizio dei lavori oltre cinque anni fa, non sono mancati i contrattempi, tra problemi personali, cambi di formazione, nuovi e più impellenti progetti per il leader Carlo Furii. Adesso che è giunto il gran giorno, l’etichetta Danze Moderne spinge con orgoglio la sua nuova creatura discografica, di cui enfatizza le qualità nel suo ultimo comunicato stampa:

Teramo, 10/03/2011 – Esce oggi nei negozi “Quinta stagione”, il nuovo album degli Hiroshima Mon Amour, da più parti considerata una delle maggiori new wave band italiane, in attività dal 1994. L’album raccoglie una selezione di dodici brani composti e realizzati durante gli ultimi cinque anni di vita del gruppo, dopo lo straordinario Embryo Tour, serie di concerti che ha portato sui palchi italiani tutta la loro storia musicale a seguito della pubblicazione dell’antologia “Cambio 1995-2001”.
“Quinta stagione” abbandona le atmosfere tetre degli esordi a favore di una rock-wave chitarristica molto arrangiata e da brani toccati da alte vette ispirative, sia per quanto riguarda la composizione che la scrittura dei testi. La componente elettronica nella musica degli HMA è in questo album notevolmente ridimensionata a favore degli strumenti acustici, pianoforte e chitarre in primis, ma non mancano sferzate di sintetizzatore nei due brani che vedono ospite il musicista industriale svizzero Icydawn, cui è stato dato il compito di aprire e chiudere il disco. “Un album atipico per noi questo Quinta stagione: molto acustico, molto ‘suonato’, molto meno oscuro dei precedenti lavori” ha dichiarato Carlo Furii, vocalist e portavoce della band, “ma era un’esigenza della band percorrere strade nuove, esplorare nuovi territori. Sono sicuro che i nostri fans capiranno, apprezzeranno il nostro impegno e soprattutto la nostra onestà intellettuale”. Pubblicato dall’etichetta indipendente Danze Moderne, l’album “Quinta stagione” sarà disponibile per l’acquisto a partire dal 10 marzo 2011 nei migliori negozi di musica alternativa e sui più importanti WEB Stores nazionali ed internazionali (Ebay, Amazon, cdandlp, ecc…). Inoltre sarà presto possibile acquistarlo in formato digitale sulle principali piattaforme di vendita online (iTunes, Napster, eMusic, ecc…).


Collegamenti:
Hiroshima mon amour

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domenica 6 marzo 2011

Interviste: Dark Wave Community Friends

Il cuore dell’oscurità

Facebook è sicuramente il social network più diffuso nel nostro Paese e forse nel mondo intero. Amato o odiato, il dato di fatto è che oggi non avere un profilo su questo portale è un po’ come non avere la carta d’identità. Facebook: diavolo o acqua santa? Rispondiamo serenamente: dipende dall’uso che se ne fa. Prendiamo il caso di Dark Wave Community Friends. Questa comunità virtuale ha aggregato migliaia di estimatori di musica new wave e gotica, che qui hanno trovato spazio per esprimersi e condividere gusti, ricordi, emozioni, ma anche notizie ed informazioni sugli artisti e sugli eventi musicali-culturali connessi al genere, creando un vero e proprio servizio per gli appassionati. Li abbiamo contattati telematicamente per un’intervista e gli amministratori della pagina (Frontier, Winter, Ðevolutionist, Pusy e Faith) hanno risposto volentieri alle nostre domande.

Come e a chi è venuto in mente di aprire un profilo facebook con lo scopo di aggregare gli amanti del genere darkwave?
Frontier: Innanzitutto permettimi di ringraziarti per averci chiesto di rilasciare questa intervista, sono sicuro che molti utenti della nostra community gradiranno sentire le nostre risposte per conoscerci un po’ meglio. La nascita della nostra pagina è stata la conseguenza naturale di una precedente esperienza maturata su un profilo di facebook chiamato Dark Wave. Su Dark Wave, che è stato attivo per un anno, ci siamo conosciuti e stretto amicizia, poi, un giorno, il profilo è sparito lasciando un senso di smarrimento in coloro che, come noi, avevano trovato una piazza virtuale dove incontrarsi per scambiarsi e condividere la nostra musica preferita. Non potendo più farne a meno, abbiamo deciso di fondare questa pagina che, in onore di chi ci aveva concesso l’opportunità di incontrarci, abbiamo chiamato Dark Wave Community Friends.

Dark Wave Community Friends è sicuramente il gruppo dedicato alla musica dark-new wave-gotica più attivo sul WEB: quante soddisfazioni vi dà avere una partecipazione così ampia di utenti?
Frontier: Le soddisfazioni sono immense, anche in considerazione del fatto che la tipologia di musica che selezioniamo è sicuramente di nicchia, lontana dalla logica commerciale. Il feeling dark non è una moda, ma qualcosa che è sempre esistito e che nel corso dei secoli è stato rappresentato in varie forme artistiche, poesia, architettura, musica, ecc... Permettere alla gente di condividere e conoscere queste tematiche è fonte di estremo compiacimento e gratificazione.

La vostra pagina è gestita da più amministratori che coprono diversi orari nell’arco della giornata. Come siete organizzati? I turni sono casuali o seguono un determinato schema?
Frontier: Siamo in otto, ognuno con delle peculiarità diverse che si esprimono nelle occasioni in cui ci ritroviamo a condividere la musica con i fans. In realtà non esiste una programmazione dei tempi giornalieri. È la voglia di ascoltare musica in una comunità così partecipata che ci spinge ad usare questo canale. Un aspetto abbastanza curioso e divertente è che ognuno di noi ha delle preferenze o attitudini diverse nei confronti della scena dark, per cui quando “linkiamo”, riusciamo a mettere tante canzoni diverse e di diversi artisti, a dimostrazione di quanto è ampio il genere della new wave in senso generale.

Con quali criteri vengono selezionati i video dei gruppi musicali che gli amministratori postano sulla pagina? Ci sono confini di genere o di periodo storico?
Winter: Non ci sono criteri ben precisi. Sappiamo benissimo che postare un pezzo dei Bauhaus, dei Cure o dei Joy Division potrebbe essere notato e cliccato di più. Esistono però numerose altre bands che ci piacciono e che ci piacerebbe anche scoprire, la scena dark è molto vasta nelle sue produzioni. In sostanza uniamo il piacere di ascoltare e rivedere i video delle vecchie o recenti canzoni al piacere di ricercare e ascoltare qualcosa di nuovo, anche se magari è stato registrato 30 anni fa. In tutte le scelte però c’è la voglia di ascoltare quel pezzo. Il confine di genere non esiste perché crediamo che la cultura darkwave attuale si ispiri comunque ad una scena new wave anni ‘80 imprescindibile e che ha visto nascere dalle sonorità post punk numerosi artisti che si sono espressi nelle più svariate forme. Il Cabareth Goth è un genere con un immaginario e un repertorio sonoro completamente diverso dal Gothic Wave. Ma non per questo mancano delle affinità nel look come nella drammatizzazione degli stati d’animo. O anche il Folk che incrocia le sonorità più cupe della New Wave. Ci sarebbe tanto da dire sui video che ricerchiamo. Se proprio dobbiamo dire un criterio è quello del caos organizzato.

Ho apprezzato molto le vostre giornate a tema, avete sviscerato generi musicali, periodi storici e scene locali con un’indubbia competenza e rigorose disamine. Come nasce una giornata a tema?
Ðevolutionist: L'idea nasce per lo stesso scopo per cui è nata la pagina: raggruppare, per non disperdere, la massa di appassionati del genere, rievocando i grandi del passato o presentando nuove proposte musicali in un periodo nel quale, fortunatamente, si assiste a una specie di “risorgimento” dei canoni musicali, almeno a livello di ispirazione, della darkwave. Nella fase iniziale abbiamo contattato persone che conoscevamo per la loro indubbia competenza, successivamente abbiamo ricevuto tutta una serie di proposte, nel “thread” appositamente creato nell'area discussioni, che abbiamo puntualmente accolto. Lo sforzo per produrre l'evento è abbastanza impegnativo: tenere i contatti con l'ospite, preparare la locandina, tradurre i commenti, assicurarsi che tutto vada liscio nella serata dedicata all'evento sono attività molto faticose, ma ripagate dalle grandissime soddisfazioni che gli eventi speciali finora ci hanno dato. Anche nei casi in cui la scelta del tema poteva risultare azzardata (ad esempio l'evento dedicato alle influenze dark del progrock italiano degli anni ‘60 o lo special dedicato alle band appena affacciatesi sulla scena) il nostro pubblico non ha mancato di dimostrare il proprio sostegno ed entusiasmo. A questo proposito permettici di ringraziare tutti gli special guests (Marco Pesare, Daniele B-Life, Delphine Bicep, Alessio Teti, Mike Pougounas, Francesco Castignani, Andrea Borgogni, Carlo Prezioso, Stefano Agnini, Vincenzo Sansolino, Gregor Samsa) per l'eccezionale lavoro svolto e tutti coloro che hanno assistito ai nostri eventi: siete grandi!!! Ricordiamo che siamo sempre alla ricerca di ospiti e temi per i nostri eventi per rendere la pagina sempre più ricca, interessante e dinamica: membri della community fatevi avanti, siamo pronti e disponibili a valutare qualsiasi proposta.

Si discute spesso sulla vanità di avere un profilo facebook, voi avete dimostrato, insieme ad altri gruppi simili ovviamente, che è possibile farne un uso “buono” aggregando utenti che possano condividere informazioni, emozioni, ricordi. Avvertite il peso di questa responsabilità?
Ðevolutionist: La nostra pagina è nata con l'intenzione di creare una community in cui tutti sono chiamati a proporre e sviluppare dei contenuti: vediamo la nostra funzione semplicemente come una sorta di “animatori”, per coinvolgere tutti gli appassionati e tenere viva la fiamma di un genere musicale per certi versi irripetibile. Questo obiettivo cerchiamo di realizzarlo non solo attraverso i link musicali che quotidianamente postiamo in bacheca, ma anche tramite la segnalazione di concerti di band più o meno note, di feste/raduni riguardanti il genere, la proposta di brani di band emergenti, la creazione di eventi speciali sulla nostra bacheca: insomma di tutto ciò che ruota intorno al nostro vivace e multiforme “mondo”. A questo proposito, e in conformità allo spirito originario che è alla base della nascita della pagina, invitiamo tutti i membri a fare altrettanto: postate liberamente qualsiasi contenuto che tenga viva la fiamma della darkwave e che possibilmente la alimenti. Per rispondere alla tua domanda più puntualmente: è ovvio che avvertiamo una certa responsabilità ma, essendo sostanzialmente dei tramiti, la sentiamo anche condivisa e le dimostrazioni di affetto e sostegno da parte dei nostri affezionati membri ci hanno sempre confortato. Nelle poche occasioni in cui abbiamo ricevuto critiche da parte di membri che non si trovavano d’accordo con alcune delle nostre scelte “editoriali”, dobbiamo riconoscere che si trattava sempre di interlocutori competenti con i quali abbiamo discusso in modo civile e misurato: magari ciascuno è rimasto sulle proprie posizioni… ma la discussione si è sempre svolta all'insegna del massimo rispetto!

La vostra pagina non è solo revivalistica, infatti oltre alle bands storiche della darkwave come Joy Division, The Cure, Bauhaus, Siouxsie And The Banshees, vengono trattate bands attuali e soprattutto realtà emergenti del nostro Paese. Siete d’accordo sul fatto che, grazie al vostro lavoro, molti gruppi emergenti hanno la possibilità di farsi conoscere?
Pusy: Siamo pienamente d’accordo, uno degli obiettivi della nostra pagina è anche quello di proporre e divulgare gruppi italiani emergenti. Infatti dobbiamo ammettere che, in Italia, una nuova e folta schiera di bands si sta affacciando sul mercato: sono tutti gruppi che a vario titolo si riallacciano a quanto partorito negli anni '80. Oggi, grazie a varie contaminazioni, la Dark Wave sta finalmente suscitando l'interesse che ha sempre meritato e sta crescendo una nuova scena ricca di proposte. Sempre più gruppi italiani stanno proponendo un interessante crossover con alcune sonorità tipiche della Dark Wave. Quando si parla di Dark, non ci si può riferire solo ed esclusivamente alle musiche oscure, ma bisogna richiamare tutto un modo di pensare e di esprimersi, nel Dark contano di più le idee oltre all'immaginario e per questo possiamo trovare molti gruppi che si possono definire Dark, anche se i suoni proposti non sono poi così cupi e tenebrosi.

Avete mai pensato alla possibilità di organizzare a vostro nome degli eventi per aggregare anche "dal vivo" questa scena musicale sotterranea?
Pusy: Assolutamente sì! L’organizzazione di un evento “dal vivo” sarebbe l’apoteosi di tutto il lavoro “virtuale” che stiamo facendo. Sarebbe il modo ideale per conoscere tutti gli appassionati e condividere le emozioni che questo genere musicale suscita. Chiaramente l'organizzazione di un evento musicale comporta una serie di operazioni e accorgimenti tecnici che devono essere affrontati. Stiamo valutando l’ipotesi di una location che sia centrale e facilmente raggiungibile.
Pertanto l’idea dell’evento è in cantiere… e ovviamente l’invito sarà esteso a tutti. Non vi anticipiamo nient’altro.

Parlateci di alcuni utenti del vostro gruppo che ritenete doveroso citare per la loro attività o per la loro personalità.
Faith: Prima di tutto ci sembra doveroso ricordare un nostro carissimo amico, nonché ex collaboratore, il quale ha contribuito attivamente, assieme a tutti noi, alla nascita ed alla crescita della pagina, ossia Karont Smith il Traghettatore; per il resto, il nostro ringraziamento va rivolto a tutti coloro che hanno partecipato, ogni giorno, coi loro video e commenti, a rendere unica questa comunità e, soprattutto, a tutti gli ospiti che, con le loro “esperienze” musicali, ci hanno aiutato a far conoscere realtà davvero significative ed interessanti.

Cosa vi augurate per il futuro di questa "comunità virtuale"?
Faith:
Il nostro augurio è di continuare sempre così e di fare ancor più del nostro meglio affinché tutti quelli che amano il genere "dark wave" possano ritrovarsi e condividere emozioni; abbiamo riscontrato, con nostra enorme soddisfazione, di non essere in pochi e, anche per questo motivo, stiamo coltivando sempre di più l'idea di realizzare il "grande passo", ovvero il passaggio dal mondo virtuale a quello reale, attraverso collaborazioni con grandi realtà della scena dark italiana come, per esempio, la stessa Fonoarte Musica e Cultura (che ringraziamo ancora per questa intervista) e Darkitalia.it


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giovedì 3 marzo 2011

Artisti: HIROSHIMA MON AMOUR

La migliore new wave italiana di seconda generazione.

Nel 1992 “This Passion Play” è una cover band di Teramo al cui interno militano Carlo Furii, voce e chitarra, Antonio campanella, basso, e Vincenzo Marchetti, tastiere. Nel loro repertorio abbondano brani di Diaframma, The Cure e Joy Division. Il gruppo si scioglie nei primi mesi del 1993 senza aver ottenuto particolari risultati. Nel novembre del 1994 i tre ex “This Passion Play” si ritrovano in una serata piovosa, seduti ad un pub della loro città, a pianificare la nascita di una creatura musicale che faccia sì new wave, ma proponga un repertorio proprio, cantato in italiano: nascono gli Hiroshima Mon Amour. Alcuni mesi d’intenso lavoro per creare una scaletta, poi l’esordio dal vivo nell'estate del 1995 con una formazione a tre ed un suono gelido dominato dal basso e dai synth. Vincenzo Marchetti, compagno di una vita, si trova improvvisamente costretto ad abbandonare la neonata creatura per seri problemi di salute e sarà sostituito da Pierluigi Di Sciascio. Dopo due fortunati demo-tapes, nell'aprile del 1999 gli HMA escono con un omonimo mini-cd autoprodotto e distribuito dalla fanzine “Petali Viola” di Como. Il disco, contenente cinque brani elettronici e sperimentali, suscita grande interesse nell’ambiente new wave. Nel giugno dello stesso anno la band giunge al traguardo del primo album, “Anno Zero” (Ideasuoni), contenente otto brani orientati verso una new wave ruvida e chitarristica. La buona accoglienza da parte della critica musicale ha permesso loro di essere conosciuti ed apprezzati da molti appassionati di musica underground. Nel novembre del 2000 esce il secondo album dal titolo “Dedicata” (Ghost Rec.), dieci canzoni che abbandonano certe ruvidità del primo disco a favore di sonorità liquide ed elettroniche. La pubblicazione del disco coincide con la fuoriuscita di Antonio Campanella dal progetto e la fine della formazione storica.

Gli Hiroshima Mon Amour si ricostituiscono sul finire del 2001 con una formazione a quattro e con il solo Carlo Furii come membro superstite della line-up originaria. Insieme a lui Rino De Patre, chitarra, Domenico Capriotti, basso, e Livio Rapini, batteria. Selezionati per partecipare al RAW tour, manifestazione organizzata da Rockit e Arezzo Wave con l'obiettivo di promuovere la scena indipendente italiana, i nuovi HMA tornano sul palco con successo nel marzo 2002, insieme ad una serie di date sparse sul territorio nazionale. Nel novembre del 2004 la band compie dieci anni decide di festeggiare l’evento facendo pubblicare una raccolta di brani incisi nel corso della lunga carriera: “Cambio 1995/2001” (Revenge Records, 2004), compilazione di inediti e rarità, racconta di un progetto musicale in continua evoluzione, condizionato dai numerosi cambi di organico e dal desiderio di esplorare la new-wave in ogni suo aspetto. A febbraio del 2005 parte l'Embryo Tour, una serie di date nei live clubs italiani e un momento per riallacciare i rapporti con il pubblico dal vivo. Il tour, che vede l’inserimento di Massimo Di Gaetano alla chitarra in sostituzione di Rino De Patre, si protrarrà fino alla fine dell'anno. La band porta sul palco un repertorio molto ampio, che spazia dalle primissime composizioni a brani inediti non ancora ufficializzati su disco. Il tour, particolarmente logorante perché affrontato senza un vero management alle spalle e perché venuto a coincidere con la crisi della musica indipendente in Italia, si chiude nel dicembre del 2005 con qualche tensione di troppo tra i musicisti, cui segue la decisione di interrompere nuovamente l’attività.

Segnali di vita nel 2007: a giugno vede la luce il mini-cd “ES”, quattro nuove tracce ed un remix, prima produzione dell’etichetta Danze Moderne. Sempre per Danze Moderne esce, nel febbraio del 2008, “Embryo Tour 2005”, disco dal vivo con sopra la registrazione di uno dei concerti dell’ultimo tour. Due inediti degli HMA appaiono sulla cd compilation “Danze Moderne vol. 1” (ottobre 2008). Anticipato a dicembre 2010 dal singolo “Non lasciarmi andare”, il primo della loro storia in formato esclusivamente digitale e distribuito da iTunes, esce a marzo 2011 l’album “Quinta stagione”, dodici nuovi brani che abbandonano certe tinte oscure del passato a favore di un rock chitarristico di ampio respiro. Insieme a Carlo Furii c’è il fido Domenico Capriotti al basso, alcuni nuovi musicisti chiamati a completare l’organico e, ospite d’onore, l’amico Icydawn ad occuparsi di elettronica in due pezzi. “Quinta stagione” è il gradito ritorno di una band i cui fans non hanno mai smesso di seguirne le gesta con stima e affetto.


Artista: Hiroshima Mon Amour
Etichetta: Danze Moderne
Stile: new wave, rock

Discografia
Quinta stagione (cd, 2011, Danze Moderne)
Non lasciarmi andare (singolo digitale, 2010, Danze Moderne)
Artisti Vari: Danze Moderne vol. 1 (cd compilation, 2008, Danze Moderne)
Embryo Tour 2005 (cd, 2008, Danze Moderne)
ES (mini-cd, 2007, Danze Moderne)
Cambio 1995-2001 (cd, 2004, Revenge Records)
Hiroshima mon amour: 4 (mini-cd, 2004, autoprodotto)
Dedicata (cd, 2000, Ghost Records)
Anno zero (cd, 1999, Ideasuoni)
Hiroshima mon amour (mini-cd, 1999, distribuito in allegato alla fanzine Petali Viola)

Collegamenti:
Sito ufficiale