In una breve intervista rilasciata al nostro
blog, Carlo Furii, vocalist e fondatore del gruppo, spiega la decisione degli Hiroshima Mon Amour di ritirare gran
parte dei loro album dalla distribuzione digitale.
Gli Hiroshima
Mon Amour cancellano tutti i loro album dalle principali piattaforme di
distribuzione digitale (Spotify, iTunes/Music, Deezer, etc…) lasciando
interdetti fans e addetti ai lavori. Ma era già da un po’ di tempo che Carlo
Furii, leader della band, non risparmiava critiche a questo nuovo sistema di
fruizione musicale, esploso negli ultimi anni e che ha lasciato al palo supporti
fisici e download mp3 (leggi iTunes). Carlo Furii ci spiega “Questa non è una
scelta oscurantista o il rifiuto del progresso, ma una sorta di protesta contro
questo sistema che presenta delle forti e palesi lacune per quanto riguarda il
giusto compenso per gli artisti. Se con lo streaming il consumo di musica è
alle stelle, basti pensare che un semplice smartphone diventa una sorta di
walkman con dentro discografie immense, la remunerazione per i gruppi è
semplicemente ridicola. Lo streaming di un singolo brano frutta
all'artista una quota pari ad una frazione di centesimo. Se il musicista non
riesce più a vendere la sua musica, tanto vale gettare la spugna. L’impegno
economico e intellettuale che c’è dietro alla realizzazione di un album non è
più equamente ricompensato e questo, unito alla crisi della musica live, dove
nessuno ti dà più un cachet dignitoso, ci pone i seguenti interrogativi: come
si può ancora lavorare decorosamente in questo campo? Da dove entrano
all’artista i proventi per vivere e per produrre nuova musica?”
Ma gli Hiroshima Mon Amour non abbandonano i
loro fans “digitali”: spariscono sì tutti gli album, ma allo stesso tempo
compare una raccolta intitolata “Hiroshima Mon Amour 9414”, che ci racconta in
18 brani la storia del gruppo new wave teramano. Ci chiediamo se la selezione
rappresenta il meglio della produzione musicale del gruppo e Carlo Furii ci
risponde laconicamente “Non so se sia il meglio, di certo era ciò che in
quel momento mi garbava di più riascoltare di quanto fatto. Se dovessi
ricomporre la scaletta oggi, probabilmente qualcosa cambierebbe”.
Link:
Ascolta gratuitamente l’album 9414 su Spotify cliccando qui