domenica 7 novembre 2010

Dischi: STARDOM – Soviet della moda

La musica oscura della Milano da bere

Il “Soviet della moda” per gli Stardom è Milano, metropoli che impone i suoi ritmi, la sua estetica e i suoi rituali in modo quasi tirannico, metropoli nella quale gli stessi Stardom vivono e compongono le loro opere di musica oscura, tra “grigia propaganda e palazzi déco”. Nata nel 2005, la band è composta di musicisti provenienti da diverse esperienze maturate negli anni ’90, quindi con un bagaglio notevole che, unito ad una creatività esplosiva, ha permesso loro di bruciare le tappe, passando in poco tempo da uno scantinato della Chinatown suburbana al primo album ufficiale per un’etichetta di tutto rispetto come Danze Moderne.
Certo, parlare di musica new wave in senso “revivalistico” è limitativo per un disco che in verità si presenta piuttosto variegato e che riesce nel concreto a traslare un genere che ha espresso le sue massime potenzialità negli anni ’80 ai nostri giorni. Tra una batteria marziale, una tastiera composta e una chitarra che preferisce intessere trame piuttosto che urlare, emergono due importanti novità: il basso e i testi. Oliver Pavicevic fa risaltare il suo strumento grazie a ritmiche originali e tecniche inusuali per questo genere, come lo “slap”, pur mantenendo un suono oscuro e cavernoso. I testi, invece, si inseriscono perfettamente nella realtà odierna: mentre nella vecchia darkwave le parole erano scolpite nel marmo e le penne ad inchiostro intinte nel sangue, Riccardo Angiolani, vocalist e autore, batte le sue liriche al PC e affonda inesorabile la sua lama nelle vacuità del vivere odierno: “Sospirando agli angeli frasi stupide all’iPhone, digitando in pochi bit la battuta presa a un film” recita la terza traccia “Stagione di Dolly”. Milano viene celebrata con evocazioni mitteleuropee (“È questa dunque la mia Norimberga, è questa la mia Dresda bombardata, qui dietro le vetrine in pezzi i manichini additano il futuro” in “Dresda”) o descrivendone i rituali più snob (“La Milano che mente ci accoglie pia, nel tuo rimmel distratto, nel tuo verbo irritato, nel drink time” in “Anoinoia”). Non mancano brani dove le tematiche e le atmosfere gotiche sono più accentuate, vedi “Come opposte nebulose”, memore dei Diaframma di Siberia, o la joydivisioniana “Sospesi”. Insomma, un gruppo determinato e dalle potenzialità enormi, un disco che colpisce per freschezza e lucidità, di qui la buona notizia che la new wave italiana, nell’anno 2010, è rinata dalle proprie ceneri.


Artista: Stardom
Titolo: Soviet della moda
Formato: cd album
Anno: 2010
Etichetta: Danze Moderne
Stile: new wave

Tracklist:
1. Dresda
2. Unidirezionale
3. Stagione di Dolly
4. Via da qui, via da te
5. Befana borghese
6. Sospesi
7. Senza fine
8. Controluce
9. Anoinoia
10. Ti brucerò
11. Tutto qua è normale
12. Come opposte nebulose

Formazione:
Riccardo “RCD” Angiolani: voce
Oliver Pavicevic: basso, cori
Antonio “Fafnir” Florita: chitarra, cori
Cristina “La Crisi” Corti: tastiere/chitarra
Ivano Augugliaro: batteria

Discografia
Soviet della moda (cd album, 2010, Danze Moderne)
Vetroplastica (singolo digitale, 2009, Tre Accordi Records)
United Forces of Phoenix vol. 2 (cd compilation, 2007, Nomadism Records)



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